Luciana Percovich: Società di pace, Matriarcati oggi

Società di pace
Società di pace

Luciana Percovich a Pescara il 9 NOVEMBRE 2018 ore 16:30 presenta alla Libreria dell’Anima Società di pace. Matriarcati del passato, presente e futuro. Parleremo insieme di ciò che chiamiamo Società di Pace, o Culture Indigene di Pace, gruppi o popoli etichettati come “minoranze” sopravvissute ai margini delle civiltà vincenti. Minoranze che sono discendenti dirette di antiche culture, che ancora si vestono a modo loro e che vivono a basso livello tecnologico. “Di pace” significa che sanno risolvere i conflitti tra gruppi/interessi diversi e/o tra individui senza l’uso della violenza. E a guardarle ancor più da vicino, diventa chiaro che le donne in queste culture hanno un ruolo centrale, sono potenti e autorevoli, e attraverso le genealogie materne è possibile tracciare il filo che connette le antenate/nonne di oggi alle Antenate mitiche delle Origini.

Dunque si tratta di Matriarcati, ossia di gruppi governati da femmine tiranne, dove gli uomini diventano succubi, evirati, grotteschi? Nulla di tutto questo, bensì società altamente “civili” in cui non esistono disparità dovute al genere, alla ricchezza o all’età.

Nel libro sono raccolte alcune tra le più significative realtà matriarcali del presente in continenti diversi. La selezione è a cura di Luciana Percovich, è introdotta da Heide Goettner-Abendroth che ne definisce i tratti socio/economico/culturali ed è conclusa da Genevieve Vaughan, che traccia un paragone tra le diverse logiche economiche che sottostanno ai sistemi patriarcale e matriarcale.

Autori: Genevieve Vaughan, Barbara Alice Mann, Veronika Berholdt-Thomsen, Makilam, Peggy Reeves Sanday e Heide Goettner -Abendrothm, che è anche la curatrice del volume.
Cura e traduzione italiane di Luciana Percovich e Alberto Castagnola.
Titolo: Società di Pace. Matriarcati del passato, presente e futuro. Collana: Le Navi

Quotes
“Oggi sta diventando sempre più chiaro che le strutture matriarcali hanno una grande rilevanza sia nello studio del passato che per il futuro, perché non sono utopie astratte costruite sulla base di ragionamenti filosofici irrealizzabili. Al contrario, sono esistite attraverso fasi lunghissime della storia arrivando fino al presente. Incarnano un’enorme creatività intellettuale e altrettanta esperienza pratica e sono una componente indispensabile del patrimonio di conoscenza umano. I loro insegnamenti mostrano come sia possibile organizzare la vita in maniera che sia basata sull’incondizionato soddisfacimento dei bisogni, in maniera non violenta e semplicemente umana”. Heide Goettner-Abendroth

“Possiamo considerare questi due modelli di società come basati su due modi di raggiungere un assetto economico, su due logiche economiche diverse. Una offre dei doni, la soddisfazione diretta dei bisogni. L’altra è basata sullo scambio, offre qualcosa in modo da poter ricevere qualcos’altro di equivalente. Queste due maniere di soddisfare i bisogni costituiscono anche due modalità di distribuzione. Il dare dei doni, che è evidente nella maternità, ha una logica tutta sua, che non viene riconosciuta dal patriarcato. È una logica transitiva, di trasmissione, e crea delle relazioni positive, delle soggettività e delle comunità. Il dare dei doni si realizza non soltanto nella maternità, ma permea tutta la società; lo scambio, mentre sembra esistere da solo, non potrebbe esistere senza il dono. Possiamo dunque considerare la modalità del gift-giving come la base di una modalità economica alternativa che, al momento, è stata sopraffatta da una economia basata sulla logica dello scambio e sul mercato.”  Genevieve Vaughan